Sesto San Giovanni – Decesso

Sesto San Giovanni – Decesso

M14-SestoSanGiovanni_decesso_FFaeddaManuela Faedda – Lunedì 18 aprile, a 59 anni, si è spento Francesco Faedda, un «grande guerriero», a detta della famiglia e di quanti lo conoscevano. Ha lottato, per quasi un anno e mezzo, contro un tumore che purtroppo ha avuto il sopravvento. Ha perso la battaglia in questa vita terrena, ma con la sua tenacia, la sua fede e il suo amore per Gesù, nostro Salvatore, che fino all’ultimo ha serbato, ha vinto la battaglia per la vita eterna. Arrivederci a presto! «Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno» (2 Tm 4:7-8).

 

 

 

 

Sesto San Giovanni – Decesso

Sesto San Giovanni – Decesso

M12-SestoSanGiovanni_decesso_GINA PAPALINOSabrina Viaggi – In seguito a una grave malattia, all’età di 95 anni, si è spenta Gina Papalino, per tutti nonna Gina, donna forte e di grande fede. Gina ha dato il suo cuore a Gesù all’età di 18 anni, nel 1938, e da allora ha vissuto nella chiesa una vita di esempio e dedizione, sostenendo l’importanza di rimanere radicati nell’amore di Gesù fino al suo ritorno. Nella cerimonia funebre è stata particolarmente ricordata per il suo lavoro assiduo e appassionato a favore dei bambini, di cui è stata per lunghi anni animatrice. Grazie al suo esempio, possa la fede diventare, per chi l’ha conosciuta, uno stile di vita.

 

 

 

 

 

Bolzano – Decesso

Bolzano – Decesso

M10-Bolzano_decessoBruna BeatriciRenato Colmano – Il 10 marzo si è spenta, all’età di 88 anni, la sor. Bruna Beatrici Biagini, dopo un travagliato periodo di sofferenza fisica, circondata dall’affetto dei suoi cari. Nata a Moena (TN) in Val di Fassa, aveva ereditato il carattere forte delle genti di montagna che l’ha caratterizza nella sua vita trascorsa in gran parte a Bolzano con il marito Romeo, svolgendo la «missione», come diceva lei stessa, di maestra elementare. Nel 1960 conobbe il messaggio avventista da un «campione della fede» quale Josef Vedani (una ventina di persone portate al battesimo), e fu poco dopo che prese la decisione di seguire la volontà divina anche nel rispetto del sabato. A tal proposito ebbe molte difficoltà perché… Continua a leggere cliccando qui.

 

 

 

 

Bari – Decessi

Bari – Decessi

M8-Bari_decessoRosalia_Cioce-ASilvia Magistà – Nel mese di febbraio sono mancate, nella nostra comunità, due care sorelle che, per motivi di salute, non potevano frequentare la chiesa.
Rosalia Cioce ci ha lasciato il 19 febbraio. Donna semplice, umile, affettuosa, figlia amabile sempre accanto alla sua mamma, da cui aveva ereditato l’amore per la chiesa, ma soprattutto la fede.

 

Per decessi_ croce e fioriAntonia Malarbì si è spenta il 31 gennaio. L’età avanzata non le impediva di inviare costantemente il suo pensiero alla chiesa, tramite la cara amica Caterina Masiello che non mancava mai di farle visita. La sua fede è rimasta incrollabile fino alla fine, veicolo di testimonianza per i figli e la famiglia.

Entrambe hanno chiuso gli occhi nella speranza eterna, dono del Signore in cui hanno creduto e vissuto.

La Chiesa avventista ha espresso cordoglio per la morte di Boutros-Ghali

La Chiesa avventista ha espresso cordoglio per la morte di Boutros-Ghali

csm_Naelachohanboutrosghali-2_5657213c4aIl leader delle Nazioni Unite è stato ricordato come “un eloquente portavoce della tolleranza”.

ARnews/Notizie Avventiste – Il responsabile dei rapporti della Chiesa cristiana avventista con le Nazioni Unite, Nelu Burcea, ha espresso cordoglio per la scomparsa, lo scorso 16 febbraio, dell’ex segretario generale dell’ONU, Boutros Boutros-Ghali, e lo ha ricordato come “un eloquente portavoce della tolleranza e dei diritti umani”, conoscitore delle sfide affrontate dalle minoranze religiose.

Boutros-Ghali, cittadino egiziano che ha guidato le Nazioni Unite dal gennaio 1992 al dicembre 1996, è morto in un ospedale del Cairo, dopo essere stato ricoverato per una frattura al bacino. Aveva 93 anni.

“Mi ha rattristato apprendere questa triste notizia,” ha affermato Nelu Burcea, “Era un uomo la cui vita è stata definita dalla ricerca di un mondo più giusto e pacifico”.

Boutros-Ghali era un cristiano copto che aveva vissuto e lavorato per molti anni nella sua terra islamica, prima come professore di diritto internazionale e relazioni internazionali all’università del Cairo dal 1949 al 1979, poi come viceministro degli esteri del governo egiziano.

“Il dott. Boutros-Ghali conosceva di prima mano le difficoltà affrontate da molte minoranze religiose nel mondo”, ha aggiunto Burcea, “Questa esperienza ha dato maggiore profondità e autorità al suo impegno nella promozione dei diritti umani”.

Quando era segretario delle Nazioni Unite, Boutros-Ghali ha dovuto affrontare diverse crisi mondiali, tra cui la disgregazione della Jugoslavia e il genocidio in Ruanda.

“Il suo ruolo all’ONU, durante i turbolenti anni post-guerra fredda, è stato reso ancora più difficile dalle mutevoli alleanze e dinamiche di potere di una comunità internazionale nuovamente frammentata”, ha continuato Burcea, “Ma a prescindere dalle molteplici critiche sul suo mandato di cinque anni come segretario generale, credo che il dott. Boutros-Ghali sia stato guidato dal desiderio di rendere le Nazioni Unite, come lui stesso diceva, ‘una voce per le persone più deboli e meno considerate’”.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha osservato un minuto di silenzio, lo scorso martedì, per omaggiare Boutros-Ghali, il primo africano a guidare le Nazioni Unite.

Burcea ha ricordato che Boutros-Ghali ha scritto nel suo libro Unvanquished, del 1999, quanto segue: “In un mondo in cui ci sono molti poteri grandi e ricchi, è compito delle Nazioni Unite prestare attenzione agli emarginati a causa di etnia, genere, religione, età, salute, povertà o qualsiasi altro motivo”.

“E queste poche, semplici parole ci danno un’idea chiara della filosofia del diplomatico internazionale Boutros-Ghali”, ha concluso Burcea.

Cassano Murge – Decesso

Cassano Murge – Decesso

Per decessi_ croce e fioriMariangela Consiglio – Il 6 febbraio è venuta a mancare la sorella Antonia Torricelli; aveva 95 anni. A causa della sua età non frequentava più la comunità, ma si ricordava sempre della sua chiesa. Una sorella fedele che si è addormentata nella speranza della vita eterna.

Cassano Murge – Decesso

Scafa – Decesso

Per decessi_ croce e fioriGiordana Antinucci – Giovedì 11 febbraio, Nicola D’Alessandro, 78 anni, si è addormentato nel Signore. Sabato 13, è stato celebrato il funerale in chiesa e ricordato il giorno in cui ha accettato Gesù. Nicola era un grande esempio di come il Signore può cambiare le persone: cercava di portar via sua moglie dalla chiesa ed è entrato a farne parte in modo meraviglioso. Era il papà, lo zio, il nonno di tutti, e sabato i ragazzi della comunità, portando fiori bianchi in un piccolo corteo e tramite una lettera, hanno espresso il loro affetto e cordoglio. Nella predicazione, il past. Paolo Todaro ha sottolineato il ritorno di Gesù che annullerà il dolore e la morte. La comunità si è stretta con affetto all’amata moglie Maria. Una grande folla ha riempito la chiesa.

Cassano Murge – Decesso

Roma Appia – Decesso

Per decessi_ croce e fioriMonica Lovato – Venerdì 22 gennaio, la nostra cara Lucia Iencenella ci ha lasciati alla bella età di 92 anni, dopo un breve periodo di malattia. Piccola di statura, era una grande donna: sorridente, disponibile, accogliente e fedele sotto ogni aspetto nei confronti della chiesa. Lucia era una colonna della nostra comunità, sempre presente nonostante la sordità (ma cantava ugualmente) e i problemi di deambulazione, che non le impedivano di andare a salutare tutti, ospiti e sconosciuti compresi. Sabato pomeriggio, 23 gennaio, nella sala gremita oltre i limiti, l’abbiamo salutata con canti pieni di gioia e di speranza. Il past. Davide Romano ci ha invitati a focalizzare la nostra fede sulla risurrezione di Cristo, primizia della nostra.

Cassano Murge – Decesso

Altamura – Decesso

Per decessi_ croce e fioriMaria Laterza – «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo» (Mt 25:34; Nuova Diodati). A questo appello aveva aderito la sorella Vita Ciccimarra, il 2 giugno 2001, quando aveva deciso di dare il suo cuore a Gesù. Dopo una lunga malattia, il 22 dicembre 2015, a 83 anni, si è addormentata nel Signore, certa che ciò in cui ha sperato diventerà presto realtà. I funerali si sono svolti il 23 dicembre, nella nostra comunità, officiati dal past. Stefano Calà.

 

 

Bari – Decesso

Bari – Decesso

M2- Bari_decesso_nonna tinaSilvia Magistà – Era elegante nonna Tina… con eleganza portava i suoi 93 anni, spenti martedì 8 dicembre. Costantina Cellamare Schino era sempre presente nella sua comunità, non solo fisicamente ma con il cuore. Indipendente, interessata alla lettura, la sua passata attività commerciale nell’abbigliamento era un punto di riferimento per tanti membri della comunità barese. Ma soprattutto era una mamma che lascia una grande eredità di fede. I suoi cinque figli, i generi, le nuore, i 10 nipoti… i bisnipoti sono fortemente impegnati nella chiesa e nel sociale, certamente spinti dall’esempio e dalla costanza di nonna Tina che ha saputo trasmettere quei valori di fede e di speranza nel grande Redentore che incontrerà al suo risveglio.

È deceduto Robert Folkenberg, ex presidente della Chiesa cristiana avventista mondiale

È deceduto Robert Folkenberg, ex presidente della Chiesa cristiana avventista mondiale

Adventist-Robert-Folkenberg-wifeANN/Maol – Robert S. Folkenberg, innovativo amministratore della chiesa e della missione, che ha guidato la denominazione per nove anni, è morto il 24 dicembre, dopo aver lungamente lottato contro il cancro. Il primo gennaio avrebbe compiuto 75 anni.

Folkenberg sentiva che gli avventisti avevano un messaggio straordinario da condividere e Internet era un ottimo modo per ampliare il raggio d’azione della denominazione. La Chiesa cristiana avventista, secondo lui, doveva utilizzare Internet per informare, formare, e diffondere le esperienze che meglio mostravano l’aspetto globale della sua missione.

Spinse la chiesa verso la nuova tecnologia durante il suo mandato come presidente della Conferenza Generale degli avventisti del settimo giorno dal 1990 al 1999 e portò CompuServe, un precursore del World Wide Web, in uso all’interno della chiesa, facendone la prima denominazione a utilizzare questa tecnologia.

«Folkenberg era pieno di idee creative e innovative per quanto riguarda l’opera della chiesa e l’evangelizzazione», ha affermato il presidente della Conferenza Generale, Ted NC Wilson, «Come presidente della Conferenza Generale, ha fortemente promosso l’aspetto multimediale per le attività della chiesa e l’evangelizzazione, e ha sperimentato l’uso di Internet per la comunicazione all’interno della struttura ecclesiastica».

Folkenberg aveva anche una grande passione per la missione, la forza trainante del suo ministero. Durante la sua amministrazione come presidente della chiesa mondiale, ha aiutato a far partire l’iniziativa Missione Globale, grazie alla quale sono state aperte migliaia di nuove chiese in tutto il mondo.

«Non avremmo potuto chiedere un sostegno migliore di Folkenberg per Missione Globale», ha affermato Michael L. Ryan, primo direttore dell’iniziativa e ex vicepresidente della Conferenza Generale.

«Robert Folkenberg era visibile, impegnato, appassionato della proclamazione della speranza del Vangelo nei paesi dove il nome di Gesù non era conosciuto», ha aggiunto Ryan, «Era fondamentale per lui che la chiesa fosse organizzata e concentrata nella missione e che ogni membro di chiesa ritenesse prioritario diventare ambasciatore di Cristo».

Robert S. Folkenberg lascia la moglie, Anita Emmerson; due figli, Robert Jr. e Kathi; e sei nipoti. Robert Folkenberg Jr. è presidente della Union Mission cinese della Chiesa cristiana avventista. Una commemorazione funebre si svolgerà il 10 gennaio nella chiesa di Avon Park, in Florida.

La Chiesa avventista ha espresso cordoglio per la morte di Boutros-Ghali

È stato ritrovato il corpo del medico avventista scomparso in Ucraina due anni fa

Adventist-Jay-Sloop-Dec11I resti del dott. Jay Sloop si trovavano nelle vicinanze del parco dove era stato visto per l’ultima volta.

ANN/Notizie Avventiste – È stato rinvenuto nel pozzo di aerazione di un edificio abbandonato a Kiev, il corpo del dott. Jay Sloop, il medico americano scomparso il 14 maggio del 2013. Il dottore si trovava nella capitale ucraina da alcune settimane per aiutare la chiesa cristiana avventista locale ad aprire un centro sanitario e sullo stile di vita.

L’edificio era già abbandonato all’epoca della scomparsa di Sloop. I recenti lavori di ristrutturazione hanno permesso la scoperta dei suoi resti quando gli operai hanno rimosso un muro adiacente il pozzo di aerazione nel seminterrato dello stabile.

Adventist-Jay-Sloop-Dec11-2Il corpo del dott. Sloop, 77 anni, è stato identificato dai vestiti che indossava il giorno della scomparsa e dal portafoglio, ma è in corso anche l’esame del DNA.

Paul Hoover, presidente della Federazione Upper Columbia della chiesa Cristiana avventista, dove Jay è stato direttore del dipartimento Salute, ha espresso cordoglio alla famiglia Sloop. “Jay era una luce e un incoraggiamento per tanti a Yakima e in tutto il mondo dove ha messo al servizio degli altri la sua preparazione professionale e la sua fede. Preghiamo per tutta la famiglia di Jay in questo momento difficile”, ha affermato Hoover.

La polizia ucraina sta ancora conducendo un’indagine forense per capire le cause e ricostruire le circostanze della morte.

La mattina della scomparsa, Jay Sloop era uscito, come al solito, per iniziare la giornata con una passeggiata. L’ultima sua traccia erano le immagini di una telecamera che lo ritraevano mentre entrava nel parco da cui non era più uscito. L’allarme era stato dato quando al centro non lo avevano visto rientrare per la colazione. Alle ricerche, durate diverso tempo, hanno partecipato centinaia di persone, tra cui anche il personale dell’ambasciata degli Stati Uniti. Erano stati impiegati cani specializzati provenienti dall’Ucraina e dalla Germania e i media avevano fatto un blitz in tutta la città, ma non era stato trovata nessuna traccia che portasse le indagini verso l’edificio abbandonato.

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